lunedì 14 ottobre 2013

Grandi speranze svaniscono

Speravamo di diventare scrittori di viaggio, fotografi, o anche solo contributori a brochure di agenzie di viaggio, o magari semplici impiegati in aziende impegnate nell'incoming di turisti coreani o giapponesi in Italia.
E invece niente, o quasi, ci ha dato questo master. Organizzato dal Cts e con il patrocinio della Società geografica Italiana, il master in cultura del viaggio si è rivelato l'ennesima prova della mancanza di serietà italiana, sia dal punto di vista dell'offerta didattica, che da quello dell'interazione tra educazione e mondo del lavoro.
Un vero master inculata, come ce ne stanno molti in giro. Chi vorrà contribuire raccontando la propria esperienza, anche in altri master, è benvenuto.